venerdì, Marzo 29, 2024
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Fastidio alla minzione: possibili cause e rimedi

Provare fastidio durante l’espulsione dell’urina è molto frequente. Nel momento in cui si avverte questa sensazione, bisogna capire bene la sua origine. I fattori che possono provocare il sintomo appena citato sono diversi. A essere coinvolte, possono essere svariate aree dell’apparato urinario. 

Il disturbo alle vie urinarie che coinvolge l’uretra viene chiamato uretrite, mentre quello che tocca la vescica prende il nome di cistite. Come riportato nell’approfondimento sul sito Dimann.com sui sintomi della cistite, questi possono essere differenti.

Quali sono i segnali a cui fare attenzione? Tra i principali è possibile citare l’insorgenza di dolore sovrapubico, così come la costante sensazione di peso a livello perineale.

Sintomo della cistite, come accennato all’inizio dell’articolo, è il bruciore nel corso della minzione. Un altro segnale da non trascurare riguarda il bisogno di urinare spesso e il fatto di espellere quantità di urina a dir poco ridotte (condizione nota con il nome scientifico di stranguria).

Da non dimenticare sono anche l’ematuria, nome scientifico con cui è noto il sangue nelle urine, e la sensazione di non aver completamente svuotato la vescica quando si va in bagno.

Cosa dire, invece, dei sintomi dell’uretrite? Che tra i principali è possibile includere ovviamente il bruciore durante la minzione. Da non trascurare è anche la necessità di andare spesso a fare pipì e, ancora una volta, il sangue nelle urine.

L’uretrite, che può essere definita come un’infezione del tratto basso delle vie urinarie, nel momento in cui si aggrava può essere caratterizzata da un quadro clinico non semplice da gestire. Tra le manifestazioni che lo contraddistinguono rientrano l’insorgenza di febbre e i frequenti episodi di vomito. Quali sono i rimedi? Scopriamoli nel prossimo paragrafo!

Rimedi

Se si avverte un fastidio durante la minzione che non accenna a migliorare, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico curante. Il professionista in questione prescrive innanzitutto l’esame delle urine con urinocoltura, quest’ultima fondamentale per individuare la presenza di batteri.

Nel caso in cui si dovesse riscontrare un quadro infettivo particolarmente complesso o un’infezione a carico delle alte vie urinarie, è necessaria l’esecuzione dell’antibiogramma. Grazie a questo esame, che viene spesso chiamato in causa con la semplice scritta ABG, è possibile mettere i microrganismi presenti nelle urine, procedendo ovviamente in un ambiente in vitro, a contatto con vari antibiotici. In questo modo, è possibile capire qual è quello più efficace per una determinata situazione.

Attenzione: molto spesso, il fastidio durante la minzione o poco dopo l’espulsione dell’urina può rivelarsi difficile da sopportare. In questi frangenti è possibile, previa richiesta di consiglio al proprio medico curante, ricorrere all’assunzione del paracetamolo.

Un consiglio che vale sia a livello preventivo, sia quando i batteri sono già presenti è quello di abbondare con l’idratazione. Bere abbondanti quantità di acqua aiuta infatti a tenere pulite le vie urinarie.

Una parentesi doverosa deve essere dedicata ai rimedi naturali. Prendendo come esempio la cistite, ricordiamo l’importanza di avere sempre a disposizione il d-mannosio. Di cosa si tratta? Di un monosaccaride aldeidico presente in diversi batteri e funghi, quasi mai sotto forma di monosaccaride libero.

In grado di raggiungere subito la vescica senza essere assorbito dall’intestino, svolge un ruolo molto importante per quanto riguarda la sua salute. Grazie all’assunzione di d-mannosio, è infatti possibile ripristinare lo strato protettivo mucoso che caratterizza la vescica umana. Diverse evidenze scientifiche hanno sottolineato l’efficacia di questo integratore per quanto riguarda la risoluzione della cistite interstiziale.

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla prevenzione, parlando nello specifico dell’idratazione. Non è l’unica accortezza che è bene tenere. Essenziale è anche dare spazio a una corretta igiene intima, soprattutto dopo i rapporti intimi. Nella donna, che ha un’anatomia contraddistinta da una forte prossimità tra meato uretrale e ano, è particolarmente importante la corretta pulizia dopo l’espulsione delle feci, così da ridurre i rischi che i batteri di queste ultime entrino nell’urina.

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