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Lo stress fa dimagrire o ingrassare? I consigli della Dott.ssa Daniela Bellavia

Ogni fisico reagisce allo stress e all’ansia in maniera differente, mostrando un’evidente perdita di peso o in alternativa un aumento dei chili in eccesso.

La reazione non dipende soltanto dal nostro modo di fare fronte alle situazioni difficili, ma anche da una risposta di tipo ormonale che l’organismo mette in atto per difendersi.

La risposta a questa domanda è pertanto decisamente ambivalente e dipende da alcuni fattori che in questo articolo andremo accuratamente ad analizzare.

Quando lo stress fa dimagrire

Lo stress fa dimagrire. Questa è una delle frasi che sentiamo più spesso quando ci troviamo soggetti a un periodo ostile e subiamo una perdita di peso dovuta all’ansia.

Le motivazioni sono molteplici.

In primo luogo quando la nostra testa è occupata da pensieri negativi proviamo come la sensazione che lo stomaco si chiuda e non riesca a ingerire la normale quantità di cibo a cui siamo abituati.

Gli impegni incalzanti e la pressione che avvertiamo sulla nostra pelle ci porta a saltare i pasti senza che nemmeno ce ne accorgiamo, riducendo in breve tempo il nostro peso a causa del nervosismo che fa dimagrire.

Ad entrare in gioco tuttavia non è esclusivamente un’inappetenza psicologica e dovuta all’esaurimento nervoso, ma anche la produzione di una sostanza chiamata noradrenalina, una sorta di messaggero inviato dai nervi per comunicare a tutto l’organismo di bruciare i grassi come reazione.

Il corpo, infatti, mette in atto tutta una serie di espedienti misteriosi per mostrare all’esterno quella che è la sua sofferenza interiore legata allo stress, che è molto difficile tenere sotto controllo se non si opera un’azione ferma e decisa sul proprio cervello.

Quindi la reazione più diffusa al nervosismo, all’ansia e allo stress è solitamente il dimagrimento, che può essere circoscritto a un periodo limitato della propria vita o prolungarsi a lungo andare, diventando una condizione cronica che finisce per minare in maniera considerevole la salute dell’individuo che ne è affetto.

Molte patologie come l’anoressia e la bulimia nascono da un disagio psicologico collegato alle controversie della vita, che non vengono elaborate in maniera adeguata e sfociano in un consumo dei nervi e del tessuto adiposo superiore al normale.

Quando lo stress fa ingrassare

Per alcune persone la situazione è totalmente opposta.

Possono infatti affermare con certezza che nel loro caso lo stress fa ingrassare, sia perché le porta a ingerire ingenti quantità di cibo rispetto al fabbisogno giornaliero, sia per l’entrata in gioco anche in questo caso di ormoni che possono influire sul metabolismo e sul gonfiore.

Per quanto riguarda la componente nettamente psicologica, sfogarsi a tavola è un modo per abbassare momentaneamente i livelli di ansia e regalarsi un momento di benessere e gratificazione, che però risulta essere esclusivamente passeggero se si pensa alle conseguenze future sull’organismo non solo a livello estetico.

Non si tratta del modo corretto di affrontare il problema ma di una soluzione palliativa che non porta alcun miglioramento del lungo termine.

Il consiglio è quello di analizzare le ragioni più profonde del proprio disagio e cercare di intervenire più sotto questo punto di vista, andando così a modificare i propri comportamenti.

Inoltre, a livello puramente fisico, l’ansia e lo stress sono in grado di produrre ormoni come il cortisolo e l’insulina che vanno ad agire sui accumuli adiposi modificando in maniera negativa l’aspetto fisico.

Finché il nervosismo non viene riportato sotto una normale soglia di guardia la situazione potrebbe tendere a peggiorare in modo notevole, generando ulteriore frustrazione che non fa altro che creare un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

Imparare a combattere lo stress significa quindi anche limitare gli episodi di dimagrimento e aumento di peso legati all’ansia, prendendosi cura del proprio corpo all’esterno partendo però da quella che è la funzionalità interna.

Purtroppo la dimensione interiore incide molto più di quanto le persone potrebbero aspettarsi, quindi la soluzione parte dal cervello e da un approccio più rilassato al nervosismo di alcuni periodi della vita.

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